L’uomo, da sempre, attraverso una dimensione simbolica riesce a rappresentare aspetti inconsci della propria percezione oppure ad esprimere concetti che è impossibile comprendere completamente. Il simbolo, infatti, è spesso l’espressione più felice e completa che un’esperienza possa avere e per tale motivo secondo lo psicoanalista svizzero Carl Gustav Jung esso è “la migliore formulazione possibile di un dato di fatto relativamente sconosciuto, la cui esistenza è riconosciuta necessaria”.