Le Nuove Dipendenze (in inglese definite comunemente con il termine di New Addictions) includono tutte quelle recenti forme di dipendenza psicologica che derivano dalla ripetizione di comportamenti che non implicano l’assunzione di alcuna sostanza chimica o naturale.
Difatti, nelle Nuove Dipendenze non si assiste all’’uso e all’abuso di sostanze illegali (come ad esempio le droghe) oppure legali (come ad esempio l’alcool), bensì a vissuti, comportamenti e relazioni conflittuali che si riferiscono ad attività, gestione del tempo, stili di vita, rapporti con la realtà e con il mondo esterno. Tra le Nuove Dipendenze Patologiche, dunque, troviamo la Dipendenza da Internet e la Dipendenza dal Gioco D’Azzardo (conosciuta anche con il termine di Gioco D’Azzardo Patologico).
Con l’avvento delle moderne tecnologie e di internet, inoltre, si è visto come le nuove dipendenze patologiche possano coinvolgere giovani, adulti e anziani, senza evidenziare alcuna distinzione di genere poiché riguardanti tanto gli uomini quanto le donne e senza alcuna distinzione socio-economica.
Va qui ben specificato, però, che navigare su internet, utilizzare lo smartphone, trascorrere del tempo sui social-netwok quali Facebook o Twitter, il giocare a poker, le slot machine e i vari gratta e vinci restano salutari attività ludiche e ricreative; qualsiasi comportamento, infatti, acquista una valenza disfunzionale nella vita di una persona solo nel momento in cui esso diviene “eccessivo“, cioè solo nel momento in cui esso diviene difficile da gestire e da controllare, e così fortemente invalidante tanto da compromettere il rapporto con sè stessi e le relazioni familiari, sociali e lavorative.
Fermo restando la specificità di ogni singola situazione di disagio, inoltre, così come avviene in quelle “tradizionali“, anche nelle nuove dipendenze appaiono alcuni elementi psicologici comuni: difatti, anche in questi casi si evidenzia un forte ed irresistibile bisogno di attuare un determinato comportamento (il cosiddetto craving, dal verbo inglese crave, che significa desiderare fortemente, bramare), l’impossibilità di resistere all’impulso di mettere in atto quel determinato comportamento (la compulsività) e una sensazione di sollievo durante la sua messa in atto. Con il passare del tempo, dunque, l’oggetto o la situazione di dipendenza può diventare per una persona il motivo fondamentale e l’obiettivo primario, tanto da acquisire in alcuni casi uno dei principali scopi e significati della propria vita.