La parola Resilienza deve la sua etimologia al verbo latino resalio, il quale ha il significato di risalire. Inoltre, è utile aggiungere come la parola resalio (risalire), nel corso dei secoli fosse un termine usato anche negli ambienti marinari, in quanto significava risalire su di una imbarcazione dopo essere caduti in mare. Da quanto sin qui scritto, quindi, appare piuttosto evidente come il significato di resilienza, sia proprio quello di risalire, di recuperare, di risollevarsi dopo una umanissima situazione di difficoltà esistenziale. Al giorno d’oggi, infatti, la resilienza, da un punto di vista psicologico, può essere definita come la capacità graduale di una persona di affrontare e superare umani eventi o periodi di stress, crisi oppure di difficoltà. La resilienza, in altre parole, può permettere ad una persona, una graduale risalita dopo aver attraversato comunissime e varie difficoltà esistenziali.
Come si è sin qui scritto, quindi, di fronte ad eventuali situazioni di difficoltà con sé stessi, oppure sentimentali, familiari, relazionali, di salute, di lavoro, scolastiche o un lutto, la resilienza e con la relativa risalita ad essa associata, gradualmente può rappresentare sia un momento di crescita e sia la possibilità di ritrovare un nuovo equilibrio interiore dopo aver vissuto una spiacevole esperienza. E va inoltre aggiunto come dopo la risalita, si possa sentire più empatia ed umanità, verso sé stessi ed anche nei confronti delle altre persone. Tra le varie e più frequenti difficoltà esistenziali, certamente vi sono gli Attacchi di Panico. Gli Attacchi di Panico, possono essere definiti come un intenso vissuto psicologico di improvviso disagio e paura, e che vede al contempo un rapido aumento dell’ansia. Il loro aspetto principale, quindi, è costituito da un periodo preciso di forte disagio e paura: un attacco di panico, difatti, ha un inizio improvviso, raggiunge rapidamente l’apice (in circa cinque minuti) ed è spesso accompagnato da un pericolo imminente oppure da un senso di catastrofe. Le persone che hanno vissuto direttamente una situazione di attacchi di panico, inoltre, riferiscono spesso un senso di imprevedibilità per un eventuale ed ipotetico attacco successivo, oltre al fatto che in quei momenti sembrano vivere un vero e proprio “terremoto emotivo”. Oltre a questo, bisognerebbe inoltre aggiungere come molte persone con attacchi di panico possano esperire anche vissuti di agorafobia, cioè la paura di rimanere intrappolati in un luogo oppure in una situazione dal quale la fuga può risultare complicata, oppure potrebbe non essere disponibile un aiuto nel caso in cui la persona venga presa da una improvvisa e nuova crisi.
Come si può bene vedere, dunque, l’attacco di panico è un vissuto estremamente delicato. Da un punto di vista psicologico, inoltre, le cause degli attacchi di panico tendenzialmente si possono ricercare tra le dinamiche fra la coscienza ed i contenuti più profondi. Grazie a un fiducioso percorso psicologico, allora, è gradualmente possibile elaborare e superare gli intensi vissuti di attacchi di panico, per arrivare in tal modo ad una migliore conoscenza di sé stessi e per ritornare a vivere la vita con piacere e serenità.