Mitologia e letteratura di ogni epoca hanno fatto del tema del tradimento un oggetto privilegiato del loro interesse e delle loro riflessioni. A tale proposito si pensi agli amori multipli di Zeus ai danni di Era; ai tradimenti di Ulisse perpetrati verso la comunque amata consorte Penelope raccontati nell’Odissea; all’amore tra Elena e Paride che scatenerà la guerra di Troia narrata nell’Iliade; alle passioni consumate da Afrodite, bellissima Dea dell’Amore, a scapito di suo marito Efesto; al legame interdetto fra Lancillotto e Ginevra destinato a far crollare l’ordine della Tavola Rotonda; alle tragedie di William Shakespeare, Otello e Cimbelino, entrambe dedicate all’adulterio; o ancora ad una delle protagoniste struggenti della letteratura francese, Emma Bovary, cronicamente insoddisfatta e alla ricerca continua della felicità, ma di fatto costantemente delusa sia dal marito che dal suo amante. Un elenco, questo, che potrebbe essere ben più ampio, ma che, vista la sterminata produzione letteraria in materia, rimarrebbe comunque sempre incompleto e parziale.
Nonostante ciò, l’infedeltà in amore, come del resto testimoniano numerose ricerche e sondaggi in proposito, è certamente molto più frequente oggi che in passato. Ciò è almeno in parte dovuto alla diversa condizione psicologica che caratterizza le coppie contemporanee rispetto alle coppie dei decenni e dei secoli passati. I ruoli maschili e femminili, difatti, non si differenziano più nella maniera rigida e piuttosto limitante di come avveniva in passato. Le donne, infatti, non sono più relegate al solo ruolo di moglie e madre, bensì godono della possibilità di vivere e realizzare anche altri aspetti della loro personalità. Detto in altre parole, le coppie moderne dispongono di una libertà sconosciuta alle coppie del passato; se da una parte ciò permette ad entrambi i partner di esprimere più compiutamente la propria individualità con possibili benefici anche sulla profondità del rapporto di coppia, dall’altra espone maggiormente al rischio di rotture e “fratture” tra i due membri della coppia.
In questo diverso quadro generale in cui si inserisce la vita psichica di una coppia, la letteratura psicologica sul tradimento ha individuato diversi fattori che creano un terreno fertile affinché questo evento possa accadere: l’assenza o la scarsa intimità psicologica che di conseguenza ostacola la condivisione e la complicità all’interno della vita di coppia; la tendenza all’evitamento di conflitti o disaccordi nella convinzione che possano danneggiare il rapporto; l’insoddisfazione nell’ambito della vita sessuale che viene vissuta come poco gratificante o assente; la difficoltà nel conservare confini che preservino la coppia da influenze esterne (familiari o amicali); l’assenza di specifici spazi e momenti che appartengano solo alla coppia; una relazione che soffoca eccessivamente i singoli individui della coppia.
Come si vede, dunque, il tema del tradimento è molto complesso e con tante sfumature, e potrebbe essere affrontato da più punti di vista: da una prospettiva di coppia, poiché ovviamente il tradimento si inserisce in un relazione di coppia; dalla prospettiva di colui che ha tradito, perché anche chi tradisce può trovarsi a vivere momenti di difficoltà; dalla prospettiva di colui o colei che è stata tradita. Nel presente articolo, senza avere pretesa alcuna di esaurire l’argomento, ci si concentra su come può reagire psicologicamente chi viene tradito, perché costei/ui sentendosi ferita/o, rifiutata/o, umiliata/o, toccata/o nella propria intimità più profonda, potrebbe non riuscire a superare questo vissuto così amaro chiamato tradimento. La persona tradita, infatti, potrebbe trovarsi in forte difficoltà psicologica perché il tradimento lacera la fiducia primaria nell’altro. Difatti, come nota lo psicologo americano James Hillman, autore di un ampio studio sul tradimento amoroso, una delle caratteristiche principali del vero tradimento è che esso è possibile solo quando si è strutturato un rapporto di fiducia con l’altro. Perché a tradire, dice Hillman, non è mai un estraneo, bensì è sempre un genitore, un fratello, un amico intimo, il proprio partner. Per tale ragione il tradimento fa tanto male, perché proviene da che si riteneva fonte di felicità, sicurezza, protezione, amicizia, amore.
Il termine “tradire”, inoltre, deriva dal latino “tradere”, traducibile con l’italiano “consegnare a”. Per esempio, nell’antichità, l’usuale espressione “tradire una città” indicava sostanzialmente il consegnare la città al nemico, oppure si rifletta sul come il celebre tradimento di Giuda a Gesù comporti la consegna di quest’ultimo ai suoi giudici. Come si vede, dunque, nel concetto di tradire è anche implicito un passaggio: ciò che il tradito di prezioso ha consegnato, non viene riconsegnato in altro modo, bensì consegnato a qualcun altro. Trasportando il tutto nell’ambito di nostro interesse, il tradimento in amore, possiamo dire che è il fatto di vedere maltrattato un qualcosa di intimo, di prezioso, che era stato “consegnato a” a ferire in particolar modo. La reazione più comune a questa ferita, a questo tradimento della fiducia, è un alternarsi di stati di rabbia e depressione. Tale reazione, se cronica nel tempo, può rivelarsi fortemente negativa per la persona tradita. Una rabbia prolungata e non elaborata di un tradimento, infatti, può dar luogo ad una serie di stati d’animo che possono comunque danneggiare fortemente la persona tradita dal proprio partner. La rabbia non elaborata, infatti, si può trasformare in cieco risentimento, in negazione di quanto accaduto, in un cinismo che indurisce e pietrifica. Le frasi tante volte ascoltate “gli uomini sono tutti uguali…” oppure “le donne sono tutte…”, testimoniano della immobilità che può produrre la rabbia alternata a depressione non elaborata. Il rischio concreto, dunque, è che la persona tradita finisca anche con l’allontanarsi da sé: può tradire i propri ideali, rinunciare all’idea di avere un nuovo amore, mettere da parte la propria sensibilità, non credere più in sè stessa e negli altri.
Attraverso un percorso psicologico, allora, è possibile elaborare e superare l’esperienza del tradimento, evitando in tal modo che tale esperienza si tramuti in un progressivo annichilimento di sé, riaprendosi di nuovo alla vita e all’amore.