Gli Attacchi di Panico possono essere definiti come un vissuto psicologico di intensa ed improvvisa paura e disagio, e che vede al contempo un rapidissimo aumento dell’ansia presente normalmente. Gli attacchi di panico, inoltre, sono una condizione psicologica che negli ultimi decenni ha visto una rapida e, purtroppo, costante diffusione. La loro caratteristica essenziale, come abbiamo visto, è costituita da un periodo preciso di intenso disagio e paura: infatti, l’attacco di panico ha un inizio improvviso, raggiunge con rapidità l’apice (all’incirca in cinque/dieci minuti) ed è spesso accompagnato da un senso di catastrofe e pericolo imminente. Chi ha vissuto in prima persona una condizione di attacchi di panico, riferisce molto spesso che in quei momenti sembra vivere un vero e proprio “terremoto emotivo”, a cui si aggiunge, tra l’altro, il vissuto di imprevedibilità di un eventuale ed ipotetico attacco successivo.
A secondo delle differenti relazioni tra l’inizio dell’attacco di panico e la presenza o assenza di situazioni scatenanti, esistono tre tipologie caratteristiche di attacchi di panico: gli attacchi di panico sensibili alla situazione, gli attacchi di panico causati dalla situazione ed, infine, gli attacchi di panico inaspettati: negli attacchi di panico sensibili alla situazione, essi hanno una maggiore probabilità di manifestarsi in seguito all’esposizione ad un fattore scatenate situazionale o ad uno stimolo, ma non sono sempre associati con quel particolare stimolo. Negli attacchi di panico causati dalla situazione, invece, la crisi si evidenzia quasi sempre durante l’attesa dello stimolo o del fattore scatenante situazionale specifico. Negli attacchi di panico inaspettati, infine, la persona non associa l’inizio dell’attacco di panico con un fattore scatenante situazionale specifico.
Bisogna inoltre aggiungere come molte persone con disturbo da attacchi di panico possano esperire anche intensi vissuti di agorafobia, vale a dire la paura di rimanere intrappolati in una situazione o in un luogo dai quali la fuga può risultare molto imbarazzante o difficile, oppure potrebbe non essere disponibile un aiuto nel caso in cui l’individuo venga colpito da una nuova ed improvvisa crisi panica. Per concludere questa disamina sugli attacchi di panico, per quanto riguarda la loro diffusione, anche se le donne sono in numero maggiore, negli ultimi anni si è evidenziata una crescente e costante incidenza anche tra la popolazione maschile. Inoltre, mentre fino a qualche anno fà gli attacchi di panico riguardavano principalmente i giovani, in questi ultimi anni essi sembrano coinvolgere persone di tutte le fasce di età.
Come si può bene vedere, dunque, l’attacco di panico è un vissuto psicologico estremamente negativo, che tende inevitabilmente a creare malessere sia psichico ad anche, purtroppo, fisico. I disturbi psicosomatici, infatti, possono essere considerati come tutti quei malesseri fisici causati da vissuti psicologi quali, ad esempio, lo stress, l’ansia oppure, come nel caso di attacchi di panico, da emozioni negative. Vista la relazione sempre presente tra psiche e soma, cioè tra psiche e corpo, infatti, molto spesso le situazioni di disagio emotivo trovano un loro canale espressivo proprio nella dimensione corporea. I disturbi psicosomatici, quindi, si possono manifestare in diverse parti del nostro corpo: nell’apparato gastrointestinale (come ad esempio nelle situazioni di colite, gastrite, mal di stomaco, ulcera, intolleranza o allergia alimentare, nausea oppure vomito); nell’apparato cardiovascolare (per esempio in situazioni di aritmie cardiache, palpitazioni, tachicardia, cardiopatie, ipertensione arteriosa oppure cefalea emicranica); nell’apparato cutaneo (come ad esempio in situazioni di psoriasi, acne, dermatite psicosomatica, alopecia, eczema, prurito oppure sudorazione); nell’apparato respiratorio (ad esempio in casi di asma bronchiale, dispnea, oppure con la sindrome iperventilatoria); nell’apparato urogenitale (per esempio con i dolori mestruali, irregolarità mestruali, enuresi notturna, eiaculazione precoce, impotenza oppure anorgasmia maschile e femminile); nei disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia), ed infine nell’apparato endocrino (ad esempio in situazioni di ipotiroidismo o ipertiroidismo).
Situazioni conflittuali con sé stessi oppure con la realtà esterna, dunque, possono determinare vissuti ed emozioni, come negli attacchi di panico, che vanno ad attivare il Sistema Nervoso Autonomo, il quale, a sua volta, reagisce con risposte fisiologiche che possono determinare disequilibri a livello fisico. Nelle situazioni di attacchi di panico, allora, tra le reazioni psicosomatiche più evidenti vi sono certamente quelle che coinvolgono l’apparato respiratorio, ad esempio con casi di dispnea oppure con la sindrome iperventilatoria, e, soprattutto, l’apparato cardiovascolare, per esempio con situazioni di aritmie cardiache, palpitazioni, tachicardia, cardiopatie ed ipertensione arteriosa.
Attraverso un percorso psicologico, allora, è gradualmente possibile elaborare e superare gli intensi vissuti di attacchi di panico e con essi i diversi risvolti psicosomatici presenti, per arrivare in tal modo ad una migliore conoscenza di sé stessi e per ritornare a vivere la vita con più pacatezza e serenità.