L’Adolescenza, il cui termine deriva dal latino adolescentia, a sua volta originato dal verbo adolescĕre, ovvero crescere, sta ad indicare quella specifica fase dell’età evolutiva nel secondo decennio della vita caratterizzato dal passaggio dallo stato infantile a quello dell’individuo adulto. L’adolescenza, quindi, è un periodo esistenziale particolarmente delicato e complesso ed essa rappresenta una fase di transizione tra la fanciullezza e l’età adulta durante la quale si verificano notevolissimi mutamenti sia psicologici che fisici.
Le forti modificazioni ormonali, inoltre, che avvengono durante tale periodo comportano, oltre a notevoli mutamenti sul versante dello sviluppo psichico, anche incisivi mutamenti sul versante somatico, corporeo: difatti, durante il periodo adolescenziale ci troviamo di fronte a ciò che viene definito comunemente “scatto di crescita”, per cui le ragazze ed i ragazzi, nel giro di pochi mesi, si allungano notevolmente. Questo siffatto periodo viene definito “scatto di crescita” proprio per le sue caratteristiche di intensità ed impetuosità: l’aumentare sia del peso che della statura non avvengono, come nell’infanzia, in modo lento e graduale, ma si manifestano invece in modo più imponente e veloce. Come si può ben vedere, dunque, il corpo, nell’adolescenza, ricopre un ruolo particolarmente importante. L’adolescente, quindi, potrebbe incontrare forti difficoltà ad accettare le trasformazioni del proprio corpo, in quanto questi cambiamenti avvengono in maniera troppo rapida. La celerità con cui l’adolescente consegue una maturità corporea non è, quindi, equilibrata dal tempo necessario per raggiungere una maturità psichica: il fanciullo, infatti, come abbiamo visto in precedenza, ha uno sviluppo più graduale, lento ed armonioso, ed è quindi più facile per lui accettare il proprio corpo che cambia progressivamente. Nell’adolescente, invece, a causa dell’improvviso e notevole aumento della massa muscolare ed ossea e dello sviluppo considerevole degli organi sessuali primari e secondari, il fondamentale processo di interiorizzazione e di accettazione del proprio corpo possono risultare molto più difficili e complessi. L’adolescente, quindi, molto spesso si pone la questione se è normale o meno oppure cosa pensano le altre persone di lui. Un simile vissuto, allora, può creare disagio e scontento: un seno troppo grande o troppo piccolo per le ragazze oppure dei muscoli o dei genitali non ben sviluppati per i maschi, possono far sorgere intensi vissuti di inadeguatezza.
Rimanendo sempre sul versante dello sviluppo sia psichico che corporeo, inoltre, nelle ragazze i primi mutamenti somatici riguardano in particolar modo il seno, che inizia a formarsi e ad essere molto più accentuato rispetto al passato. Inoltre, vi è da aggiungere come le ragazze crescano in altezza molto prima dei loro coetanei maschi, e sotto l’incidenza degli ormoni, il loro corpo inizia ad acquisire forme rotonde con bacino ed anche che si allargano; nei ragazzi, invece, i primi mutamenti somatici riguardano i genitali: difatti, in essi si sviluppano prima i testicoli e poi, a distanza di circa un anno e mezzo, anche il pene. Attorno ai 13 anni, inoltre, il ragazzo perde completamente il suo aspetto infantile, crescendo in altezza e cambiando il timbro della propria voce. Sia nelle femmine che nei maschi, inoltre, comincia a spuntare una peluria più folta: nelle ragazze la peluria comincia dalla zona pubica e dal viso per poi estendersi, ovviamente in modo più lieve, anche sulle braccia e sulle gambe, mentre nei ragazzi essa si manifesta con la comparsa della barba, dei peli pubici e dei peli su petto, braccia e gambe. L’adolescenza, inoltre, è l’età in cui, proprio a causa dei problemi legati all’immagine corporea, sono più facili vissuti molto complessi e delicati quali l’anoressia e la bulimia oppure, sempre all’interno di questa fase, si può manifestare un’accentuazione della timidezza, con sentimenti di isolamento e chiusura. Il disagio interiore, molto spesso, si può concentrare anche su qualche elemento non perfetto del viso o del corpo: ad esempio, nelle femmine un naso poco delicato oppure nei maschi l’acne che si manifesta in viso possono determinare forti vissuti di disagio che a volte rendono particolarmente difficile anche il naturale e doveroso processo di socializzazione.
In estrema sintesi, quindi, l’adolescenza è per eccellenza l’età del cambiamento, compreso anche nella sua dimensione corporea. E non è un caso caso che, come abbiamo visto all’inizio del presente articolo, l’etimo della parola adolescenza trae la sua origine da adolescere che in latino significa proprio “crescere”. L’adolescenza, quindi, segna proprio il passaggio dall’infanzia all’età adulta, ed essa è l’età di mezzo dominata dalla trasformazione.
Attraverso un percorso psicologico, allora, è possibile elaborare e quindi superare le varie conflittualità corporee tipiche dell’adolescenza, per riuscire a vivere meglio e con più consapevolezza questa impegnativa ma al contempo ricchissima fase esistenziale.